All posts tagged: letteratura

Tutti mentono, tutti fingono

Sono innumerevoli gli episodi in cui la menzogna si manifesta. Viene fuori tutto il suo potere, capace di decidere le sorti della realtà che ci circonda e falsarla all’ennesima potenza. Sulla menzogna si sono fondate intere generazioni di popoli avvolti da uno stato di perenne angoscia, fino a decretare la nascita di credi religiosi che oggi arrivano ad influenzare il mondo intero. Rincorrere la menzogna è ormai una consuetudine. Per capirlo basta chiedere in giro il motivo per cui si compiono determinate azioni. Nella maggior parte dei casi la risposta sarà sempre la stessa: «perché è così che ci si comporta» oppure «perché è così che va fatto». Nessuno sarà in grado di argomentare sulle motivazioni che spingono una persona ad assumere atteggiamenti che tranquillamente possono essere messi in discussione di fronte alle più innocenti ovvietà di questi giorni. Ecco allora che il potere della menzogna si manifesta in tutto il suo splendore. Nasce dalla negazione per poi vivere in completa sicurezza nella verità apparente. Così la realtà assume vesti impossibili da decifrare ad occhio …

Prendila così: il declino di un’attrice qualunque

Dietro a Prendila così di Joan Didion (Il Saggiatore, traduzione di Adriana Dell’Orto, 2014) aleggia lo spettro della discesa repentina verso l’oblio che accomuna tutti coloro che hanno fallito nella grande impresa dello star system hollywoodiano. Inoltre, ad aumentare il tiro della sconfitta, c’è tutta una serie di particolari che ruotano come satelliti impazziti attorno la vita della protagonista. Maria Wyeth ha al suo attivo ben due film. Il suo attuale marito è Carter, un produttore cinematografico abbastanza famoso che non perde tempo in unitili giri di parole pur di tirarla fuori dalla situazione precaria in cui si è cacciata. La loro figlia Kate è rinchiusa in una struttura psichiatrica, soggetta alle peggiori “cure” che a quel tempo si somministravano ai pazienti affetti da problemi psichici. Non parlo di Kate con nessuno, qui. Nel posto dove si trova Kate le piazzano elettrodi sulla testa e aghi nella spina dorsale e cercano di scoprire cos’è che è andato storto. (Pag. 8) Il rimanere vittima del successo, e di una vita condotta sul filo del rasoio, portano la stessa Maria ad …

Rosa Shocking: il mix comico e bizzarro di Adam Levin

Giunto al temine della lettura di questa interessantissima raccolta di racconti, ho cercato di comprendere se al suo interno ci fosse o meno un unico filo conduttore che tiene unite le storie che si susseguono. Poi ho compreso che la chiave interpretativa di Rosa Shocking (Edizioni Clichy, traduzione di Sara Reggiani, 2015) di Adam Levin sta proprio nell’uso quotidiano che facciamo delle parole. Tutti i racconti giocano, senza alcun contrasto, tra i significati di ogni singola espressione su cui magari siamo abituati a sorvolare. Le tematiche narrate vertono su gran parte dei tratti della società contemporanea in cui viviamo. Incomprensioni familiari, omosessualità, morte e sfighe colossali sono le prime che mi passano per la mente. Levin è una delle voci emergenti del panorama letterario statunitense. Il suo romanzo d’esordio è The Instructions (2010), ancora inedito nel nostro paese. Ha seguito i corsi di scrittura creativa presso la Syracuse University — tra i cui docenti figurava un certo George Saunders — nonché fucina di alcuni scrittori di un certo rilievo — tra gli allievi degli anni precedenti spicca il nome di McInerney, mentre tra i docenti …

City Lights e l’anticonformismo americano

Negli anni ’50, nel mondo del cinema americano, ha avuto origine un movimento che si dissociava completamente dagli schemi in voga in quel periodo all’interno della cultura e della produzione cinematografica. Presero il nome di teddy boys e furono capitanati dal giovane e promettente James Dean. Stessa cosa avvenne anche nello scenario letterario: Peter Martin fondò a San Francisco la City Lights Review, una rivista dedicata in particolare alla cultura e al cinema. Il nome venne preso in prestito proprio dal film muto di Charlie Chaplin prodotto nel 1931. Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg A far parte di questa formazione editoriale sorta precisamente nel 1953, ci furono tutte le nuove voci del panorama letterario americano di quegli anni, coloro che diedero vita alla tanto amata Beat Generation. Per la maggiore aderirono autori quali Allen Ginsberg, Jack Kerouak, Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti. Quest’ultimo ricoprirà un ruolo di rilievo, dato che contribuirà in prima persona al progetto della rivista. Alcuni considerano proprio Ferlinghetti il vero fondatore della redazione situata al 261 Columbus Avenue, che diede voce a tutti gli artisti …

Bukowski era uno spione tremendo

Di solito capitano situazioni che proprio non riesci a tollerare in alcun modo. Inizialmente avverti la loro presenza come una sensazione passeggera, ma successivamente ti rendi conto di quanto sforzo ti spetta realizzare per far fronte ad un’evenienza che ti annullerà completamente. Non vedi l’ora di passare oltre e aggirare l’ostacolo che si è presentato. È stata una svista, ma ora tocca sopportare tutta la roba che ne consegue. Rimani lì ad ascoltare, ad osservare, costretto a tenere gli occhi — e gli orecchi — fissi. Cerchi di far altro, ma l’invadenza tocca livelli alti. Ti giri dalla parte opposta sapendo ormai di essere diventato parte integrante di quello che sta accadendo. Storie che ti sono del tutto estranee diventano tue e non c’è alcun modo per evitare che questo accada. Potresti utilizzare la tua preferita tecnica dell’indifferenza “acuta”, oppure andar via e cambiar posto. Hai l’obbligo di rimanere lì. Lo spettacolo prosegue e il tuo viso non teme di esprimere la seccatura e il disprezzo verso tutto il genere umano. In momenti come questi non puoi concederti il …

Jay McInerney e il vortice metropolitano

Dal Massachussetts a New York il passo è breve. Soprattutto se sei un giovane ventiquattrenne che dopo la laurea è in cerca del successo, accetti qualunque lavoro si presenti pur di fare la giusta gavetta. Inizi dal basso per poi partire verso la vetta, scalando la cima con l’intenzione di raggiungere i piani alti. Sguazzare nel mare di coloro che occupano ruoli chiave — e di tutto rispetto — e godere di quella buona dose di privilegi che determinati lavori trasmettono. In Le mille luci di New York (Bompiani, traduzione di Marisa Caramella) di Jay McInerney, incontriamo un protagonista perso nella metropoli più affascinante degli Stati Uniti. I rumori di fondo sono parte del traffico strombazzante dei taxi gialli e dei locali notturni che frequenta. Tutto è sfuggente, e in un breve lasso di tempo vedrà il proprio matrimonio in declino e il lavoro andato a farsi benedire. Sua moglie Amanda è rimasta in Europa dopo essere partita per un set fotografico tra la Grecia e la Francia. Annuncia il suo divorzio attraverso una telefonata che lascia impietrito lo stesso protagonista — cui …

Da dove sto leggendo

L’ordine era andato a buon fine. Tutto secondo i piani. Non mi restava altro che aspettare l’arrivo del pacco con tanto di corriere sorridente. Sarà una loro consuetudine. Forse sono semplicemente fortunato, dato che non mi è mai capitato uno di quelli scontrosi che odia il proprio lavoro. Qualche tempo fa girava un video — diventato virale — in cui un corriere, probabilmente stanco dei continui rimandi da parte del destinatario o per chissà quale altro motivo, lancia il pacco da recapitare oltre il cancello della proprietà con una certa violenza — e seccatura. Ho atteso quattro giorni, dopodiché eccolo arrivato. Questa volta non sono riuscito nemmeno a vedere l’espressione in volto del corriere: non ero in casa. Altri hanno firmato al posto mio. Tralasciando gli stupidi tragitti che ultimamente compiono queste famose scatole di cartone, mi sono subito fiondato su quello che era il mio obiettivo da qualche mese. Ho pranzato con una certa distrazione. La mia attenzione era tutta rivolta a lui. Eppure l’avevo atteso per così pochi giorni. Ci sono stati casi in cui ho dovuto attendere anche …

Into The Wild Truth: la versione di Corine McCandless

Molti sono rimasti colpiti dalla storia di Chris McCandless. Alcuni lo definiscono una vera icona, altri invece un giovane folle partito senza soldi per chissà quale strano scopo, lasciando a casa i propri cari avvolti dalla disperazione (sensazione vissuta solamente per i primi giorni, ndr). Chris ha lasciato la sua casa, la sua famiglia — e sua sorella, l’unica con cui era in totale sintonia — per attraversare gli Stati Uniti. Unica destinazione i boschi dell’Alaska, dove il 6 settembre del 1992 venne poi ritrovato cadavere nel ormai famoso Magic Bus. La sua storia venne poi raccolta e pubblicata dal giornalista Jon Krakauer nel gennaio del 1993 sulla rivista Outside. La cosa subì una forte diffusione a livello mediatico, tanto che lo stesso giornalista decise di approfondire la vicenda scrivendoci sopra un libro. Nelle terre estreme venne pubblicato nel 1996. Al suo interno c’è tutto il materiale raccolto da Krakaeur nelle ricerche compiute nel corso degli anni. Interviste e racconti selezionati nell’arco di quattro anni. Nonostante le informazioni reperite dal giornalista sulla vita di McCandless, su sorella Corine delineò un limite non oltrepassabile: chiese di mantenere …

Arriva in Italia Lamb di Bonnie Nadzam

Da oggi è disponibile in tutte librerie Lamb (Edizioni Clichy, 240 pp., traduzione di Leonardo Taiuti), romanzo della scrittrice statunitense Bonnie Nadzam. Pubblicato negli Stati Uniti nel 2011 — vinse il prestigioso premio Flaherty-Dunnan nello stesso anno –, arriva adesso in Italia con Edizioni Clichy tra le fila della nuova collana Black Coffee. La trama del romanzo è incentrata sulla vita di David Lamb, un uomo di 54 anni con alle spalle un matrimonio fallito e una carriera lavorativa stoppata sul più bello: dopo esser stato trovato in compagnia di una sua collega, il suo capo lo inviterà a prendere una lunga pausa dal lavoro. Bugiardo e abile manipolatore, si ritrova a bighellonare in un parcheggio. In testa ha il cappello da baseball di suo padre, seppellito proprio in quel giorno. Tra le auto in sosta incontrerà Tommie, una ragazzina di 11 anni con cui instaurerà un rapporto di amicizia. Dall’incontro tra i due alla fuga/rapimento il passo è breve: Lamb porterà con sé la sua giovane amica in campeggio nelle Rock Mountains dopo averla sedotta. Una serie di regali e qualche racconto sulle sue …

Il punto di vista di Rugarli

A vederla dall’esterno, la vita di Giampaolo Rugarli appare una qualunque, intrisa di abitudinarietà contrapposta ad occasionali fughe verso i limiti, sormontati come solo riesce ad un adolescente nel pieno della sua esplosione emotiva. Eppure qualcosa si muove, verrebbe da aggiungere una volta conosciuta la sua storia in ogni minimo dettaglio — per quanto ci è consentito conoscere. Giampaolo Rugarli è stata una delle figure della letteratura italiana che più ha saputo meravigliare con le sue opere. Impiegato presso un’importante banca lombarda, trascorre gli anni del suo impiego da direttore nella filiale romana. Oltre al suo lavoro in banca ha diretto la Rivista Milanese di Economia, pagine queste che hanno ospitato i contributi di gran parte degli economisti italiani successivi agli anni del boom economico. Insomma, una biografia di tutto rispetto la sua, ma che poco sembra avere a che fare con la realtà letteraria del nostro paese. Invece Rugarli fu uno degli autori più tradotti all’estero, uno scrittore “lento” che ha atteso gli anni della pensione — arrivata nel 1985 — per dare alle stampe il suo primo romanzo. Due …