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Inception: Il treno di Cobb

tra sogno e realtà

«Ti farò un indovinello. Stai aspettando un treno, un treno che ti porterà molto lontano. Sai dove speri che questo treno ti porti, ma non puoi averne la certezza. E non ha importanza. Come può non avere importanza dove ti porterà quel treno?» Christopher Nolan, regista e sceneggiatore britannico, è conosciuto globalmente grazie ai suoi film intricati e mai banali, che obbligano il pubblico a seguire attivamente una complessa rete di vicende.  Attraverso trame non lineari, diversi livelli di racconto e con l’ausilio di effetti speciali mozzafiato, riesce a creare nuovi universi dove ogni legge fisica o temporale viene distrutta, dilatata e compressa, e dove l’anima e la psicologia vengono messe a nudo e analizzate.  Che si trovino sull’orlo di un buco nero o intrappolati in uno spazio onirico alimentato solamente dal subconscio, i personaggi plasmati da Nolan mantengono sempre un tratto estremamente umano: a prescindere dalla complessità della loro situazione, ciò che resta indispensabile è l’amore, che sfonda le barriere imposte dal tempo, dallo spazio e dalla stessa mente umana. Uno dei lungometraggi di …

Sigle tv: 5 opening credits che spaccano

sigle tv

Distillare un’intera stagione di temi, storie e idee in una sequenza molto breve. È tutta lì la magia di una sigla. Ce ne sono di memorabili, di premiate, di osannate. C’è chi le adora e chi le skippa. Le cinque di questo articolo non sono le migliori in assoluto nell’olimpo delle sigle tv. Ma hanno quel qualcosa che invoglia a saperne di più, a scoprire cosa c’è dopo.  Iniziamo con True Blood. Il team della Digital Kitchen, studio di produzione creatore anche degli opening credits di Six Feet Under e Dexter, scelse la canzone di Jace Everett, “Bad things”, e viaggiò proprio in Louisiana per effettuare le riprese per la sigla di True Blood. Quello che spunta infatti, nei suoi primi fotogrammi, è una chiarissima ambientazione umida e paludosa da profondo sud degli Stati Uniti. E appaiono lampanti due tematiche fortemente presenti nell’intera serie: fanatismo religioso ed energia sessuale. Il tutto tenuto insieme dalla costante presenza della morte.  Estremismo esplicito. Immagini di decomposizione. Un degradato bar di quartiere in cui donne e uomini flirtano senza …

Rebibbia Quarantine – Zerocalcare

rebibbia

Le parole, qui sotto, sono quelle di Giancane e il motivo che molti di voi riconosceranno è quello che apre ogni episodio di Rebibbia Quarantine. E adesso cosa farò?Son certo che moriròIn questa stanza di merda, non a casa mia.La fame d’aria che saleL’ansia cresce e fa maleLingua asciutta, è partita la tachicardiaÈ solo ipocondria questa mia nostalgiaMa è solo ipocondria questa malinconia. Di cosa si tratta? Per i pochi che non abbiano ancora subito il fascino indiscreto della narrativa di Zerocalcare, al secolo Michele Rech, stiamo parlando di una serie di cortometraggi animati con i quali il fumettista romano ha voluto raccontare questo periodo di quarantena e di cambiamento dei nostri meccanismi sociali e comunicativi. La serie pare essersi conclusa con il settimo episodio “Ep. Bah: ENDGAME” andato in onda venerdì 1 maggio, come tutti gli altri, durante il programma di La7, Propaganda Live, condotto da Diego Bianchi e che vede spesso, tra gli ospiti, oltre a co-conduttore Makkox, anche un altro grande autore italiano: Gipi. Zerocalcare sembra avere un dono innato per la …

La Rivoluzione ai tempi della Brexit: Kate Tempest, la poetessa che ‘rappa’

[una disguida non convenzionale sulla spoken-word poetry incazzata nell’Europa che dorme] di Disguido Luciani     Picture a vacuum / Immaginate un vuoto An endless and unmoving blackness / Un buio immobile e senza fine […] it’s been a long day, I know, but look – / […] la giornata è stata lunga, lo so, ma guardate – In now / Entrate, adesso In / Entrate Fast / Presto A guardarla non lo direste che Kate Tempest è una dura, una ribelle. Anzi, la voce più dura e ribelle dei giovani d’Europa. A guardarla non direste neppure che Kate Tempest è una poetessa. Anzi, la poetessa più acclamata dell’ultima generazione di poeti inglesi. E no. Tantomeno direste che è una rapper. Anzi, la rapper più sorprendente della spoken-word poetry. Eppure, Kate Tempest, capelli biondi da tipica ragazza inglese, carnagione pallida da tipica ragazza inglese, occhi chiarissimi, ancora una volta da tipica ragazza inglese, all’apparenza un’Adele come ce ne sono tante a Londra, certo, meno raffinata e attenta al make-up, a trentatré anni è stata definita …

Edonismo e squillo per bene: The girlfriend experience

Le serie TV suscitano dubbi e pareri contrastanti. Se così non fosse sarebbe tutto più facile e noioso. Perderemmo i fattori che contraddistinguo un’opera rispetto ad un’altra, disintegrando la componente artistica fino a ridurla ad una poltiglia omogenea, inutile nella sua forma e contro la sua stessa natura di materia in eterna evoluzione. I casi sono diversi, i rapporti che si instaurano tra le serie TV e chi ne usufruisce sono sempre soggetti ad una lunga catasta di sentimenti ed emozioni che emergono davanti ad una scena qualsiasi. È un mare immenso quello che bagna le spiagge del gusto che lo spettatore è solito frequentare. Tutto segue il lento procedere della consuetudine stilistica, quel frangente in cui non avvertiamo il bisogno di osare perché la pigrizia ce lo impone con tutte le sue forze. Il caso di The Girlfriend Experience (2016), serie TV diretta da Lodge Karrigan e Amy Seimetz, trasmessa dal canale televisivo Starz, ha creato una spaccatura nel pubblico, sancendo la divisione di un giudizio dapprima più che positivo e successivamente uno piuttosto negativo. La …

L’amore è una serie tv da dieci episodi

L’amore è quella cosa di cui tutti parlano senza mai capirne nulla. Un insieme di parole che prende forma da una relatività assoluta. Qualcuno lo desidera romantico, qualcun altro lo pretende truce come la lama di un coltello invaso dalla ruggine. Come in qualsiasi altra materia, anche nell’amore esistono riluttanti poli estremi. La sdolcinatezza è quella che va per la maggiore, e a farne le spese sono tutti quei folli osservatori che non possono far altro che star lì a tenere d’occhio le sorti della stronzata del momento, come se fosse una cerimonia kamikaze. Lo scorso 19 febbraio, Netflix ha diffuso la prima stagione di Love, l’ennesima fatica orchestrata da Judd Apatow ma che vede l’implicazione di altri due sceneggiatori, ovvero Paul Rust e Lesley Arfin. Lui è lo stesso Apatow di film che vanno da 40 Anni Vergine (2005) a Un Disastro di Ragazza (2015), e serie tv come Freaks & Geeks e Girls. Un produttore invischiato in un cinema che ha segnato le adolescenze e le post adolescenze di una numerosa schiera di giovani brufolosi figli dei celeberrimi American Pie. Leggendo la …

The less I know the better: una surreale visione (tra pon pon, King Kong e pop art)

di Valentina Rinaldi Un classico. Giovani studenti e i loro sguardi che s’incrociano in silenzio. Il pallone da basket che rimbalza e riecheggia nella palestra e lungo i corridoi insolitamente deserti di un liceo qualsiasi. Sospiri. La musica che ancora non parte. Vai dentro, dunque, oltre quel silenzioso affanno. La camera che s’infila nell’angusto armadietto, passa rapida tra pochi essenziali oggetti in penombra, sfiora prima un libro, poi sneakers, canotta appesa a lato, e poi vai al centro della scena, ecco, la banana gialla, tra un gorilla in miniatura adagiato e un trofeo di basket. Vai oltre, dunque, vai dentro quello sfacciato richiamo voyeur. La luce filtra dalla fessura, lo sguardo si fa curioso, denso e affannoso, e scivola complice su quella scena e tra le cosce spalancate della provocante innocente fanciulla. Vai a quel sospiro, nel bel mezzo di un tormento carnale. Cambio di scena: la musica fa sollevare il capo e dilatare quelle palpebre a fessura tremolanti. Le immagini esplodono, ammiccano e solleticano. E via, via, togliete dalla faccia quel sorrisetto da liceale …

Sense8 — I Wachowski regalano poesia

Se qualche tempo fa qualcuno mi avesse chiesto cosa fosse un senziente, con somma sorpresa, avrei detto di non conoscerne l’esistenza. Si dice che l’essere senziente sia il principio fondamentale della conoscenza, alcuni sostengono invece che elementi come acqua e fuoco siano esseri senzienti perchè capaci di impersonare il senso del tatto, o ancora i Buddisti ritengono il senziente un essere formato di pura coscienza…potrei continuare ancora per un po’, rispolverando vecchi libri di filosofia, ma cos’è effettivamente che mi ha colpito di questo argomento, tanto da decidere di scriverne? Il genio di due grandi cineasti: i fratelli Wachowski, noti ai più per essere i genitori di quel masterpiece che è “Matrix”, che hanno deciso di focalizzare le loro spiccate doti di seneggiatori in una serie tv, composta da 12 episodi e prodotta da Netflix, al secolo Sense8. La penna di Lana&Andy scrive la storia di un gruppo di otto persone, o meglio senzienti, strettamente interconnessi tra di loro fisicamente ma ancor più sentimentalmente, seppur dislocati in angoli differenti del globo. Veniamo messi di fronte alla superba poesia dei Wachowski, dal …

Il nuovo video di Findlay

Premetto che questo post ha come scopo quello di consigliarvi un semplice brano da ascoltare. Non si tratta affatto di una recensione. Mi dispiace deludervi, ma non ho i mezzi per farlo. La scorsa settimana oltre ad aver visto protagonisti Sanremo, 50 sfumature di grigio e San Valentino — chi più ne ha ne metta — sul nostro amatissimo YouTube è comparso il video del singolo della giovane Findlay, Electric Bones. Vi starete tutti — o quasi — chiedendo chi sia codesta ragazza proveniente da quella fucina di artisti rock che è la Gran Bretagna. Bene, ecco qualche notizia raccolta qua e là. Classe 1991, Natalie Findlay è originaria di Stockport. Conosciuta qui in Italia sopratutto per il singolo usato nello spot di una nota casa automobilistica tedesca, i suoi lavori si sono diffusi ad una velocità sempre crescente, nonostante siano ancora legati ad una scena piuttosto underground. Nel suo sito ufficiale non possiamo risalire ad alcuna biografia. Non ci rimane che affidarci alle varie notizie reperibili in giro per il web. Sinora ha pubblicato due EP: Off & On (2012) e Greasy love (2013). Sempre nel 2013 …