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“MELANCOLIA DELLA RESISTENZA” di László Krasznahorkai

MELANCOLIA DELLA RESISTENZA - László Krasznahorkai

Vorrei fare di certi romanzi il mio sacro monolite, poter ricordare a memoria ogni parola, ogni pensiero donato dallo scrittore all’umanità tutta. Ma la mia memoria è fragile, è debole e ciò che resta è una sensazione di inadeguatezza. MELANCOLIA DELLA RESISTENZA, dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, è un romanzo che merita un posto speciale nell’Olimpo della Letteratura. Dopo averlo letto mi è venuta il folle desiderio di ricopiare i passaggi più intensi – e ne sono davvero tanti –, quelli che ho riletto più e più volte per la loro smisurata bellezza. È arte, mi sono detta, e dinanzi all’arte tutto il resto è inutile, superfluo. Il romanzo di László Krasznahorkai non è solamente la dolorosa metafora di un’invasione (l’Unione Sovietica che nel 1956 invase l’Ungheria) ma è lo specchio dentro cui si riflette la frustrazione e la disillusione di chi ha visto cancellata ogni certezza. Il bene e il male si fronteggiano, danzano con gli eventi, e ogni cosa è travolta dall’inevitabile crollo. MELANCOLIA DELLA RESISTENZA inizia con un lento viaggio in treno, …

Jay McInerney e il vortice metropolitano

Dal Massachussetts a New York il passo è breve. Soprattutto se sei un giovane ventiquattrenne che dopo la laurea è in cerca del successo, accetti qualunque lavoro si presenti pur di fare la giusta gavetta. Inizi dal basso per poi partire verso la vetta, scalando la cima con l’intenzione di raggiungere i piani alti. Sguazzare nel mare di coloro che occupano ruoli chiave — e di tutto rispetto — e godere di quella buona dose di privilegi che determinati lavori trasmettono. In Le mille luci di New York (Bompiani, traduzione di Marisa Caramella) di Jay McInerney, incontriamo un protagonista perso nella metropoli più affascinante degli Stati Uniti. I rumori di fondo sono parte del traffico strombazzante dei taxi gialli e dei locali notturni che frequenta. Tutto è sfuggente, e in un breve lasso di tempo vedrà il proprio matrimonio in declino e il lavoro andato a farsi benedire. Sua moglie Amanda è rimasta in Europa dopo essere partita per un set fotografico tra la Grecia e la Francia. Annuncia il suo divorzio attraverso una telefonata che lascia impietrito lo stesso protagonista — cui …