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Composition Books, i cinque anelli di Luca Mata

Composition Book

Nelle scorse settimana abbiamo accolto e raccolto le storie di Luca Mata. Le abbiamo presentate una a una, in anteprima: dal Verde, al Blu, il Rosso, il Giallo e infine il Nero. Questi racconti, tanto sparsi quanto inaspettati, sono stati assemblati e ricuciti dal fotografo milanese – letteralmente – insieme ad altri pezzi. Foto, ritagli, ricami, parole e rimescolamenti artistici sono diventati così cinque quaderni, differenti nel colore ma unici per vocazione, ovvero i Composition Books. In questi giorni il set di quaderni é in stampa e Luca Mata, in collaborazione con il collettivo King Koala, ha realizzato una special box in edizione limitata.  Luca Mata, alias Luca Matarazzo è un personaggio letterario e in quanto tale ha sentito l’esigenza di esprimere narrativamente le sue forme espressive. Nasce nel 1982, sotto il segno dei mondiali di calcio vinti, “quando le partite si ascoltavano alla radio, i cartoni in tv erano quelli giapponesi e i giocattoli americani, la TV era quella di Mediaset, e il mio cibo preferito erano gli hamburger del Burghy e i Soldini …

Storia Nera

di Luca Mata. Sono a spasso con il cane nero quando il telefono mi suona.Mi hai mandato un tuo video, in una stanza d’albergo. Specchi alle pareti, specchi al soffitto, due culi che si muovono, che si moltiplicano all’infinito negli specchi. Un vespaio di culi che si scontrano. Ripenso a quel giorno, sdraiati in quel prato in collina, lo stupido cane scavava buche che sembrava un becchino Newyorkese al tempo del COVID.Ti toccavo tra le gambe e ti leccavo la lingua, poi un guaito e quello stupido cane ci salta addosso.Il muso gonfio che pareva un meme, scavando ha sfasciato un nido di vespe, proprio ai nostri piedi.Una grossa vespa si scrolla di dosso la terra agitando il suo culone latino e vogliosa di vendetta inizia la sua danza di morte, twerka, afferra il pungiglione per poi sbattertelo sulle pallide piante dei tuoi piedi.Guaisci come il tuo stupido cane.Io raccolgo la Vespa inerme, la osservo morente contorcersi nel palmo della mia mano, “ti ringrazio cara vespa”.Chiudo il pugno mettendo fine al suo dolore. So cosa ti …

Storia Gialla

di Luca Mata. In questa città ci sono troppe lucine colorate, troppo rumore e troppa gente colorata.Mi disorienta, io che sono famoso per l’orientamento.Per le strade scivolano, agili e ribaltanti, delle macchinette dal nome impronunciabile.Compatte precise pulite timide, tanti difetti di linea che Giugiaro schiatta, di quelle che un giro ce lo fai ma non lo dici in confessione neanche a Don Sandro. Buono lui, si scopava la figlia minorenne del vicino, con il benestare della madre, forse anche lei si genufletteva davanti al suo calice. Qui son buddisti e santificano il cazzo fertile. Alzo la mano e in un attimo fermo un taxi – giallo – semplice, non come capirsi quando gli spiego l’indirizzo di casa, ma in un attimo arriviamo. Saliamo in camera, in un attimo sono nudo, tac.Lei no, ci penso io, e mentre la spoglio vedo la mia pelle e la sua vicine.Penso che il mio amico Luca, con la sua cirrosi alcolica, è molto più giallo di lei. E la sua fica – labbra piccole e compatte si chiudono una …

Storia rossa

di Luca Mata Che nebbia fitta, sembra Silent Hill.o forse Silent Hill sembra Rogoredo.Tra i neon appannati si agitano le sagome dei soliti sbirri coi soliti tossici. Da quando ci sono loro le puttane sono sparite, i loro clienti clienti ormai vanno dai tofa, mezzo punto di nera per un pompino staccato. Uno spruzzo bianco per una spruzza in vena. Ho fame e tre ore di treno.Seguo una luce viola fino al mini market, prendo pane e una busta di speck. Il Ritter rosso con marzapane mi chiama.“Auguri”, mi fa la cassiera.Non andrà da nessuna parte per le feste, dice. Le passerà qui, in cassa, con tossici e sbirri.Credo voglia un abbraccio caldo, qualcuno che le dica andrà tutto bene, la scopi forte e poi la ammazzi.Amo quando gli sconosciuti mi donano le loro fragilità, – mi fa sentire speciale – le custodisco, pietre preziose di lacrime e dolore. Ma non ho dimestichezza con gli abbracci, nessuno mi abbraccia.Pago e vado verso il mio treno. Pieno come al solito, e come al solito un coglione …

Storia Blu

Luca Mata_storia Blu

di Luca Mata Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e rientrare di quelli…Sicuramente Manzoni – Alessandro – ti stava guardando mentre sulla spiaggia di Port Douglas saltavi su quel grosso pezzo di aborigeno, al sole di mezzogiorno. Anche le mamme ti guardavano, coprivano la vista ai loro figlioletti curiosi coprendolo con gli asciugamani dei Minions. Ai mariti, invece, toccava uno schiaffone tra capo e collo, perché, arrapati dalle tue grazie mezze di sudore mostravano un barzotto, oramai vago ricordo per le compagne.Tu alle altre donne stai sul cazzo, forse perché invidiose del grosso palo nero che ti stavi lavorando. Forse perché la tua sfacciataggine non hanno mai avuto il coraggio di avere. Una schiera di guardoni riprendevano il tuo corpo con una mano, con l’altra affondavano veloci estringenti colpi alle loro tristi mazze solitarie. Eri contenta. Come quella volta che a Como sei salita sul minareto, il filo del tampax spuntava dalle labbra e …

Storia verde

di Luca Mata Dormo poco, quando si fanno le 5 mi sveglio,dicono che ho il disturbo del sonno.Questa mattina combatto, la muffa è all’attacco,si insinua tra le crepe, mi attacca al tavolo, mi prende e mi sbatte,mi fa precipitare da un quinto piano sul tetto di una cabrio.Il proprietario è gentile, tutti i giorni viene in ospedale,mi porta le sigarette che mi scaldano i polmoni pieni di amianto,mentre sono qui in questo letto con le ossa e i denti rotti, vivo,con il mio ossigeno per la notte.Sono qui e ti faccio piangere, nel bagno, mia bambolina russa.Ricordi quando ti tagliavano le orecchie e le appendevano in piazza,così potevi ascoltare discreta, dicono che sei sovietica e razzista.Dicono anche che sei fidanzatama ti piace scopare con tutti quelli che ti trattano male e ti umiliano.Io gli credo e mi piace.Vorrei un bocconotto, di quelli con il cioccolato, da ingoiare tutto d’un fiato.Scusa se ti ho fatta piangere, sono nervoso, arrabbiato,tu sei stanca o moscia, io sono teso o appeso.Mi farò perdonare,andremo al mare,salteremo tra le onde,con il …