Storia verde

di Luca Mata

Dormo poco, quando si fanno le 5 mi sveglio,
dicono che ho il disturbo del sonno.
Questa mattina combatto, la muffa è all’attacco,
si insinua tra le crepe, mi attacca al tavolo, mi prende e mi sbatte,
mi fa precipitare da un quinto piano sul tetto di una cabrio.
Il proprietario è gentile, tutti i giorni viene in ospedale,
mi porta le sigarette che mi scaldano i polmoni pieni di amianto,
mentre sono qui in questo letto con le ossa e i denti rotti, vivo,
con il mio ossigeno per la notte.
Sono qui e ti faccio piangere, nel bagno, mia bambolina russa.
Ricordi quando ti tagliavano le orecchie e le appendevano in piazza,
così potevi ascoltare discreta, dicono che sei sovietica e razzista.
Dicono anche che sei fidanzata
ma ti piace scopare con tutti quelli che ti trattano male e ti umiliano.
Io gli credo e mi piace.
Vorrei un bocconotto, di quelli con il cioccolato,
da ingoiare tutto d’un fiato.
Scusa se ti ho fatta piangere, sono nervoso, arrabbiato,
tu sei stanca o moscia, io sono teso o appeso.
Mi farò perdonare,
andremo al mare,
salteremo tra le onde,
con il buio e le stelle,
tra meduse e pesci elettrici.
Voglio farti vedere i grossi uccelli rosa.
Raccoglieremo sassi e conchiglie,
ci faremo collane con cui strozzarci quando tutto finirà.
Portati la crema, perché andremo sulla mia barca veloce,
ho preso la patente
e in mare non ci sono semafori.

Storia verde.

Testo e artwork: Luca Mata

Progetto editoriale: King Koala