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I mondi infiniti di Omid Jazi

Immagini potenti e surreali, suoni eleganti mandati in loop e una voce pulita, tagliente e leggermente electro. Questi sono gli ingredienti che compongono un disco come Tooting Bec, secondo lavoro da solista di Omid Jazi. Il polistrumentista italiano dalle origini iraniane da un anno vive a Londra, dove a quanto pare si può vivere di musica senza dover entrare nelle grazie delle etichette discografiche. La particolarità di questo lavoro sta prima di tutto nella sua pubblicazione. Tooting Bec non è stato pubblicato da un’etichetta discografica, ma da una casa editrice. Secondo Omid questo è un modo rinnovato di concepire la musica, come qualcosa di correlato alla letteratura. Perché anche una canzone, come un romanzo, racconta sempre una storia. Le visibili influenze in Tooting Bec sono Battiato, per quanto riguarda l’immaginario da cui Omid attinge, e i Verdena, in quelle caratteristiche parti disperatamente urlate. A proposito del gruppo rock del bergamasco, Omid Jazi ha partecipato al Wow tour, in cui si è guadagnato l’appellativo de “il quarto Verdena”. Un primo ascolto dell’album ci porta a un insieme di concetti tutti da capire, che …

Mi sono decisa ad ascoltare i Blonde Redhead

Quando scopro musica nuova tendo ad ascoltarla in modo ossessivo. Questo è successo anche con una band che è tutto fuorché una novità. Loro sono attivi dal ’93. Di anni allora ne avevo quattro e prima di decidermi ad ascoltare i Blonde Redhead ne sono passati ben ventidue. Il primo brano che ho ascoltato è stato 23, pezzo di apertura dell’omonimo album uscito nel 2007. La voce di Kazu Makino sembra quanto ci sia di più simile a quella di una donna gatto. I riff, i tempi della batteria, i giri di basso, sono raffinati. E anche quando i suoni sono più sporchi e rock, hanno sempre un sound elegante e nitido. La band newyorkese però è per metà italiana e per metà giapponese. I gemelli milanesi Amedeo e Simone Pace, e le giapponesi Kazu Makino e Maki Takahashi, erano la formazione di partenza. Dopo l’uscita dalla band della Takahashi, tra l’altro molto presto, i restanti componenti decidono di continuare come trio. I primi album sono molto più psichedelici, rozzi, quasi hardcore. Se ascoltate In An Expression of the Inexpressible, presente nell’omonimo …

Intervista a Greg Gonzales dei Cigarettes After Sex

cigarettes after sex

Vi è mai capitato di ascoltare per caso un artista o una band e di innamorarvene perdutamente? Giovedì scorso sono stata a una tattoo convention ed è stato un bel pomeriggio che ho trascorso tra amici, musica e tatuaggi. Quando sono uscita dall’evento pioveva a dirotto. Mi sono infilata velocemente in macchina e sono tornata a casa.  Scorrendo i social mi sono imbattuta in Nothing’s Gonna Hurt You Baby dei Cigarettes After Sex. Quel basso iniziale, la voce del cantante (in principio ho pensato fosse una voce femminile), il mood del pezzo, tutto mi ha lasciata imbambolata. Come quando vi innamorate. Conoscete la sensazione, no? Il vuoto allo stomaco, quella mancanza continua di fiato, il sorriso sciocco che si disegna sul volto. Sì, insomma mi avevano colpito in modo particolare. E quella sensazione mi era mancata per un po’. Ho cercato altri brani da ascoltare e ne ho trovati ben pochi. I Cigarettes After Sex hanno pubblicato un EP di quattro brani nel 2012 e un singolo a giugno 2015. I ragazzi non sembrano affatto delle rockstar e …

Will Butler-Policy

Nella famiglia Arcade Fire Will Butler, il fratello polistrumentista del frontman Win, è sicuramente il più schizzato e allo stesso tempo geniale dei due fratellini. Nei live si aggira come uno psicotico selvaggio, arrampicandosi sulle colonne dei palchi e contorcendosi come un novello Iggy Pop. Proprio per questo motivo, quando lo stesso Will annunciò il suo debutto da solista, ero molto curioso di sapere, e allo stesso tempo ascoltare, la piega musicale che avrebbe preso la sua nuova avventura. Policy, registrato nell’arco di una sola settimana in uno dei luoghi più importanti e mistici della storia del rock, gli Electric Lady Studios di New York dove ancora oggi si respirano gli assoli e le magnifiche composizioni di Jimi Hendrix, è suonato interamente dallo stesso Will, aiutato soltanto dal fedelissimo batterista Jeremy Gara, si presenta come un excursus delle radici musicali e popolari dell’artista rivestite di abiti adatti al terzo millennio. Butler utilizza una grande varietà di stili come il rock’n’roll , il garage, la new wawe, il synth pop e il funk anni 70 che rendono il disco assolutamente al di fuori …

L’angolo del ring

Senza utilizzare grossi giri di parole, confesso che la boxe è uno degli sport che odio da sempre. Inutile elencare i motivi di questo mio approccio negativo nei confronti di una realtà che ha influenzato, e continua imperterrita ad influenzare, la vita di gran parte degli americani. Secondo il mio parere, dopo il baseball e il rugby c’è la boxe. Un fan sfegatato di questa disciplina era Hemingway. La sua passione era talmente forte che lo stesso Ernest passava ore ed ore ad allenarsi. Ad affiancarlo ci sono numerosi casi da poter citare. Lo scorso 2 Maggio, al MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, si è tenuto quello che in molti hanno definito l’incontro del secolo. Personalmente trovo un tantino esagerato definirlo in questo modo — dato che siamo ancora al quindicesimo anno di questo XXI secolo –, ma è pur vero che stiamo parlando di un’americanata in grande stile. Amo la cultura americana, ma in alcuni casi prende degli scivoloni pazzeschi. A contendersi il titolo di vincitore c’erano Manny Pacquiao da un lato, e Floyd …

I Luminal mi leggono la mente

Sono esplosivi, incazzati (si può dire?) e hanno la consapevolezza di non potersi ascrivere ad alcuna categoria. Sto parlando dei Luminal, band indie rock italiana che dal 2005 a oggi ha pubblicato quattro album e due EP. Mi voglio soffermare però sull’ultimo album, Acqua azzurra, Totò Riina. Nei testi, così come nei giri di basso e nel frenetico tempo portato dalla batteria di Alessandro Commisso, percepiamo con quanta sincerità i tre componenti della band ci sbattano letteralmente in faccia ciò che pensano. È come se si presentassero al pubblico dicendo: “Noi siamo così, se non vi sta bene il problema è il vostro.” Sono brani come L’operaio della Fiat II: la vendetta e Greetings from Rossano Calabro (Cs) a raccontarci la frustrante ed attuale realtà italiana, quella realtà composta da giovani che vogliono essere tutto meno che simili alla generazione che li ha preceduti. “Che si fotta il padre, che si fotta la madre. Che si fotta la buona educazione, la dignità, la paura, l’autocontrollo. Che si fottano le frasi come: “Non sei capace”, “Non lo puoi fare”, “Non vali niente”. La …

I Am a Bird Now di Antony & The Johnsons: cosa succede agli album dopo dieci anni?

Attenzione: questa non è una recensione tecnica, ma un parere soggettivo dell’album in questione. La prima volta che ascoltai la voce di Antony Hegarty fu grazie a una persona che, musicalmente parlando, si è sempre presa cura di me sin da quando ero in fasce. Rimasi stregata dal suo timbro di voce tremante, quasi onirico. Il brano in questione era un featuring con le Coco Rosie, del quale si sono nel tempo inspiegabilmente perse le tracce. Accantonato per un decennio abbondante, lo ritrovo a oggi, in un brano in cui duetta magistralmente insieme alla statunitense Joan Wasser, nota ai più per essere stata compagna del celebre Jeff Buckley. Ma ritorniamo a Hegarty. Grazie al consiglio di un amico, ho messo su I Am a Bird Now, album di Antony and The Johnsons del 2005. La prima sensazione che emerge è quella di ascoltare l’espressione sensoriale di una lacerazione interna. I brani dell’album sono tutti in armonia tra loro, si completano, si rispondono a vicenda in un dialogo a più voci che rende perfettamente l’idea della polifonia …

Il nuovo video di Findlay

Premetto che questo post ha come scopo quello di consigliarvi un semplice brano da ascoltare. Non si tratta affatto di una recensione. Mi dispiace deludervi, ma non ho i mezzi per farlo. La scorsa settimana oltre ad aver visto protagonisti Sanremo, 50 sfumature di grigio e San Valentino — chi più ne ha ne metta — sul nostro amatissimo YouTube è comparso il video del singolo della giovane Findlay, Electric Bones. Vi starete tutti — o quasi — chiedendo chi sia codesta ragazza proveniente da quella fucina di artisti rock che è la Gran Bretagna. Bene, ecco qualche notizia raccolta qua e là. Classe 1991, Natalie Findlay è originaria di Stockport. Conosciuta qui in Italia sopratutto per il singolo usato nello spot di una nota casa automobilistica tedesca, i suoi lavori si sono diffusi ad una velocità sempre crescente, nonostante siano ancora legati ad una scena piuttosto underground. Nel suo sito ufficiale non possiamo risalire ad alcuna biografia. Non ci rimane che affidarci alle varie notizie reperibili in giro per il web. Sinora ha pubblicato due EP: Off & On (2012) e Greasy love (2013). Sempre nel 2013 …

Ballad of the mighty I: il nuovo singolo dei Noel Gallagher’s High Flying Birds.

Ballad of the mighty I è il secondo singolo che preannuncia l’uscita del nuovo album di Noel Gallagher con i suoi High Flying Birds. Chasing Yesterday uscirà per la Sour Mash, e sarà disponibile a partire dal 2 marzo. Il singolo, che vede la partecipazione di Johnny Marr, risente molto delle influenze dell’ex Smiths. Il tutto è condito dal virtuosismo di Gallagher, sempre presente nell’accuratezza posta nei suoi pezzi. Il testo, di cui vi propongo una personale traduzione, parla della continua rincorsa di una persona quasi indifferente, sfuggente. L’io narrante del brano si divide tra l’attesa dell’altro e l’orgoglio, simbolizzato con immagini di solitudine — voluta o imposta dalle circostanze. Nel momento in cui il progetto post-Oasis dell’altro fratello Gallagher affonda, Noel ritorna sulla scena musicale con un album nuovo e grintoso. Attendiamo il suo ultimo lavoro con ansia, mentre già gustiamo il singolo in anteprima. Ti ho seguito in capo al mondo Per aspettare sotto la tua finestra Con il sole o con la pioggia, chiamerò il tuo nome Ma tu mi sei appena passata accanto Se tu mi …