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Black Mirror: Bandersnatch. Quando giocare a fare Dio è un “trip” che non appaga

[una disguida non convenzionale sull’esperimento interattivo Netflix: dal teorema dell’insoddisfazione al fatalismo 3.0] di Disguido Luciani   – Facciamo che io sono Dio e tu fai tutto quello che dico io? – Ma tutto tutto? – Sì, proprio tutto. Black Mirror: Bandersnatch, l’ultimo esperimento della serie TV britannica targata Netflix, segue lo schema del gioco più vecchio del mondo: uno fa Dio (di solito chi, già da piccolo, palesava accenni di delirio d’onnipotenza o mania del controllo), l’altro la “sua creatura”. Uno il padrone, l’altro il servo; uno il burattinaio, il “puparo”, l’altro il burattino. Il pupo. O, più romanticamente, uno il narratore, l’altro il personaggio. Semplice, no? Già allora, però, se ben ricordate, il gioco non finiva sempre poi così bene. Anzi, diciamo pure che non finiva mai bene.  Il pupo, ad un certo punto (di solito alla prima richiesta “eccessiva”), stanco, si lamentava smettendo di eseguire i comandi. Peggio, si ribellava. E magari iniziava a protestare pretendendo di fare lui Dio. Certe volte, poi, era Dio che si stancava. Ché fare Dio è una …

La Rivoluzione ai tempi della Brexit: Kate Tempest, la poetessa che ‘rappa’

[una disguida non convenzionale sulla spoken-word poetry incazzata nell’Europa che dorme] di Disguido Luciani     Picture a vacuum / Immaginate un vuoto An endless and unmoving blackness / Un buio immobile e senza fine […] it’s been a long day, I know, but look – / […] la giornata è stata lunga, lo so, ma guardate – In now / Entrate, adesso In / Entrate Fast / Presto A guardarla non lo direste che Kate Tempest è una dura, una ribelle. Anzi, la voce più dura e ribelle dei giovani d’Europa. A guardarla non direste neppure che Kate Tempest è una poetessa. Anzi, la poetessa più acclamata dell’ultima generazione di poeti inglesi. E no. Tantomeno direste che è una rapper. Anzi, la rapper più sorprendente della spoken-word poetry. Eppure, Kate Tempest, capelli biondi da tipica ragazza inglese, carnagione pallida da tipica ragazza inglese, occhi chiarissimi, ancora una volta da tipica ragazza inglese, all’apparenza un’Adele come ce ne sono tante a Londra, certo, meno raffinata e attenta al make-up, a trentatré anni è stata definita …

Il Libro delle Bugie

il Libro delle Bugie Il libro delle Bugie è, finalmente, pronto. Purtroppo questa settimana abbiamo avuto qualche intoppo, di natura tecnica e pratica, ma ci siamo riuscite comunque. Questo Librino contiene una selezione di contributi che ci sono arrivati durante la settimana delle BUGIE. Dentro ci sono Bugie con le gambe corte, Bugie infantili, Bugie come macigni, Bugie come menzogne, Bugie bianche. Questo il nostro Libro delle BUGIE*. *(Lo puoi vedere e scaricare e conservare e condividere).