Author: Redazione

Sense8 — I Wachowski regalano poesia

Se qualche tempo fa qualcuno mi avesse chiesto cosa fosse un senziente, con somma sorpresa, avrei detto di non conoscerne l’esistenza. Si dice che l’essere senziente sia il principio fondamentale della conoscenza, alcuni sostengono invece che elementi come acqua e fuoco siano esseri senzienti perchè capaci di impersonare il senso del tatto, o ancora i Buddisti ritengono il senziente un essere formato di pura coscienza…potrei continuare ancora per un po’, rispolverando vecchi libri di filosofia, ma cos’è effettivamente che mi ha colpito di questo argomento, tanto da decidere di scriverne? Il genio di due grandi cineasti: i fratelli Wachowski, noti ai più per essere i genitori di quel masterpiece che è “Matrix”, che hanno deciso di focalizzare le loro spiccate doti di seneggiatori in una serie tv, composta da 12 episodi e prodotta da Netflix, al secolo Sense8. La penna di Lana&Andy scrive la storia di un gruppo di otto persone, o meglio senzienti, strettamente interconnessi tra di loro fisicamente ma ancor più sentimentalmente, seppur dislocati in angoli differenti del globo. Veniamo messi di fronte alla superba poesia dei Wachowski, dal …

City Lights e l’anticonformismo americano

Negli anni ’50, nel mondo del cinema americano, ha avuto origine un movimento che si dissociava completamente dagli schemi in voga in quel periodo all’interno della cultura e della produzione cinematografica. Presero il nome di teddy boys e furono capitanati dal giovane e promettente James Dean. Stessa cosa avvenne anche nello scenario letterario: Peter Martin fondò a San Francisco la City Lights Review, una rivista dedicata in particolare alla cultura e al cinema. Il nome venne preso in prestito proprio dal film muto di Charlie Chaplin prodotto nel 1931. Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg A far parte di questa formazione editoriale sorta precisamente nel 1953, ci furono tutte le nuove voci del panorama letterario americano di quegli anni, coloro che diedero vita alla tanto amata Beat Generation. Per la maggiore aderirono autori quali Allen Ginsberg, Jack Kerouak, Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti. Quest’ultimo ricoprirà un ruolo di rilievo, dato che contribuirà in prima persona al progetto della rivista. Alcuni considerano proprio Ferlinghetti il vero fondatore della redazione situata al 261 Columbus Avenue, che diede voce a tutti gli artisti …

Bukowski era uno spione tremendo

Di solito capitano situazioni che proprio non riesci a tollerare in alcun modo. Inizialmente avverti la loro presenza come una sensazione passeggera, ma successivamente ti rendi conto di quanto sforzo ti spetta realizzare per far fronte ad un’evenienza che ti annullerà completamente. Non vedi l’ora di passare oltre e aggirare l’ostacolo che si è presentato. È stata una svista, ma ora tocca sopportare tutta la roba che ne consegue. Rimani lì ad ascoltare, ad osservare, costretto a tenere gli occhi — e gli orecchi — fissi. Cerchi di far altro, ma l’invadenza tocca livelli alti. Ti giri dalla parte opposta sapendo ormai di essere diventato parte integrante di quello che sta accadendo. Storie che ti sono del tutto estranee diventano tue e non c’è alcun modo per evitare che questo accada. Potresti utilizzare la tua preferita tecnica dell’indifferenza “acuta”, oppure andar via e cambiar posto. Hai l’obbligo di rimanere lì. Lo spettacolo prosegue e il tuo viso non teme di esprimere la seccatura e il disprezzo verso tutto il genere umano. In momenti come questi non puoi concederti il …

Jay McInerney e il vortice metropolitano

Dal Massachussetts a New York il passo è breve. Soprattutto se sei un giovane ventiquattrenne che dopo la laurea è in cerca del successo, accetti qualunque lavoro si presenti pur di fare la giusta gavetta. Inizi dal basso per poi partire verso la vetta, scalando la cima con l’intenzione di raggiungere i piani alti. Sguazzare nel mare di coloro che occupano ruoli chiave — e di tutto rispetto — e godere di quella buona dose di privilegi che determinati lavori trasmettono. In Le mille luci di New York (Bompiani, traduzione di Marisa Caramella) di Jay McInerney, incontriamo un protagonista perso nella metropoli più affascinante degli Stati Uniti. I rumori di fondo sono parte del traffico strombazzante dei taxi gialli e dei locali notturni che frequenta. Tutto è sfuggente, e in un breve lasso di tempo vedrà il proprio matrimonio in declino e il lavoro andato a farsi benedire. Sua moglie Amanda è rimasta in Europa dopo essere partita per un set fotografico tra la Grecia e la Francia. Annuncia il suo divorzio attraverso una telefonata che lascia impietrito lo stesso protagonista — cui …

L’angolo del ring

Senza utilizzare grossi giri di parole, confesso che la boxe è uno degli sport che odio da sempre. Inutile elencare i motivi di questo mio approccio negativo nei confronti di una realtà che ha influenzato, e continua imperterrita ad influenzare, la vita di gran parte degli americani. Secondo il mio parere, dopo il baseball e il rugby c’è la boxe. Un fan sfegatato di questa disciplina era Hemingway. La sua passione era talmente forte che lo stesso Ernest passava ore ed ore ad allenarsi. Ad affiancarlo ci sono numerosi casi da poter citare. Lo scorso 2 Maggio, al MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, si è tenuto quello che in molti hanno definito l’incontro del secolo. Personalmente trovo un tantino esagerato definirlo in questo modo — dato che siamo ancora al quindicesimo anno di questo XXI secolo –, ma è pur vero che stiamo parlando di un’americanata in grande stile. Amo la cultura americana, ma in alcuni casi prende degli scivoloni pazzeschi. A contendersi il titolo di vincitore c’erano Manny Pacquiao da un lato, e Floyd …

La fotografia di Christopher Anderson

Nato in Canada nel 1970, Christopher Anderson è uno dei maggiori fotografi riconosciuti a livello mondiale. Cresciuto nella zona occidentale del Texas, i suoi lavori di reportage lo hanno visto impegnato in zone di guerra quali Iraq e Libano. Ha ritratto anche alcuni dei momenti decisivi del conflitto tra israeliani e palestinesi. Le sue opere ebbero notevoli riconoscimenti a partire dal 1999, quando lo stesso Anderson decise di imbarcarsi su una nave popolata da migranti haitiani pronti a sbarcare sulle coste statunitensi. Il viaggio non andò a buon fine, dato che la barca affondò appena prese il largo. In seguito, questo reportage venne premiato con la Robert Capa Gold Medal nel 2000. Nonostante il suo impegno nel campo del reportage delle zone di guerra, ha sviluppato diversi documentari sui protagonisti della scena musicale pop e del mondo della moda. Attualmente Anderson vive a Brooklyn. Lavora per il New York Magazine ed è membro della Magnum Agency. Di sotto alcuni suoi scatti. Fonte immagini Magnum Agency. Christopher Anderson: Site Web | Instagram | Facebook | Twitter

Da dove sto leggendo

L’ordine era andato a buon fine. Tutto secondo i piani. Non mi restava altro che aspettare l’arrivo del pacco con tanto di corriere sorridente. Sarà una loro consuetudine. Forse sono semplicemente fortunato, dato che non mi è mai capitato uno di quelli scontrosi che odia il proprio lavoro. Qualche tempo fa girava un video — diventato virale — in cui un corriere, probabilmente stanco dei continui rimandi da parte del destinatario o per chissà quale altro motivo, lancia il pacco da recapitare oltre il cancello della proprietà con una certa violenza — e seccatura. Ho atteso quattro giorni, dopodiché eccolo arrivato. Questa volta non sono riuscito nemmeno a vedere l’espressione in volto del corriere: non ero in casa. Altri hanno firmato al posto mio. Tralasciando gli stupidi tragitti che ultimamente compiono queste famose scatole di cartone, mi sono subito fiondato su quello che era il mio obiettivo da qualche mese. Ho pranzato con una certa distrazione. La mia attenzione era tutta rivolta a lui. Eppure l’avevo atteso per così pochi giorni. Ci sono stati casi in cui ho dovuto attendere anche …

The quick brown fox jumps over the lazy dog — Cos’è un pangramma?

Avete mai pensato all’alfabeto come all’insieme delle note musicali? Ecco, sono sempre le stesse, eppure cambiandone l’ordine, acquisiscono una propria armonia trasmettendo un numero di concetti potenzialmente infiniti e sempre diversi tra loro. Una delle meraviglie su cui sono inciampata da poco è il pangramma. Come sarebbe a dire cos’è un pangramma? Il pangramma (dal greco “tutte le lettere”) è quella frase di senso compiuto che racchiude tutte le lettere dell’alfabeto, a volte ripetendo lettere già presenti. Se volessimo invece parlare di un pangramma senza ripetizioni di lettere avremmo un pangramma eteroletterale, tipo quello creato da Umberto Eco negli anni Ottanta: “Tv? Quiz, Br, Flm, Dc… Oh, spenga!”. Il più noto è “the quick brown fox jumped on a lazy dog”, che racchiude le 26 lettere dell’alfabeto anglofono. Spesso usato per testare graficamente nuovi font, le tastiere, delle nuove tecniche di stampa o anche nelle comunicazioni radio per verificare la corretta sintonizzazione tra mittente e destinatario. Mario Sica (noto dirigente degli Scout di Baden — Powell), ne tradusse il significato in italiano per testare la conoscenza dell’ alfabeto Morse tra i …

Ophelie Rondeau e le ragazze

Ho visto per la prima volta i suoi scatti poco più di due mesi fa, su Instagram. Rimasi colpito dalla naturalezza che veniva fuori dalle foto dando un primo sguardo. La maggior parte di loro, se non tutte, ritraggono ragazze. Ophelie Rondeau è una fotografa francese, nata nel 1987. Attualmente vive e lavora a Londra. Il suo progetto è partito ufficialmente lo scorso Febbraio. Le sue fotografie immortalano pezzi di vita in analogico. Dalle pellicole trasuda tutto il fascino segreto di un momento non calcolato, quasi spontaneo — ad un occhio superficiale potrebbe sembrare banale. A far da contesto c’è la bellezza non indifferente della vecchia pellicola fotografica: un mix di fattori che demarca il confine tra presente e passato. Il contemporaneo incontra il vintage. La scelta di ritrarre ragazze impegnate in semplici attività — una partita a tennis o una passeggiata nel parco — sorge dal bisogno di dare alla fotografia un’impronta sincera, all’insegna di quell’originalità tanto amata quanto ricercata. Alcuni suoi progetti sono stati pubblicati su Sticks And Stones Agency, C-Heads Magazine e Saylor Mag. Di seguito alcuni scatti: Ophelie Rondeau: Site Web | Tumblr | Instagram

Into The Wild Truth: la versione di Corine McCandless

Molti sono rimasti colpiti dalla storia di Chris McCandless. Alcuni lo definiscono una vera icona, altri invece un giovane folle partito senza soldi per chissà quale strano scopo, lasciando a casa i propri cari avvolti dalla disperazione (sensazione vissuta solamente per i primi giorni, ndr). Chris ha lasciato la sua casa, la sua famiglia — e sua sorella, l’unica con cui era in totale sintonia — per attraversare gli Stati Uniti. Unica destinazione i boschi dell’Alaska, dove il 6 settembre del 1992 venne poi ritrovato cadavere nel ormai famoso Magic Bus. La sua storia venne poi raccolta e pubblicata dal giornalista Jon Krakauer nel gennaio del 1993 sulla rivista Outside. La cosa subì una forte diffusione a livello mediatico, tanto che lo stesso giornalista decise di approfondire la vicenda scrivendoci sopra un libro. Nelle terre estreme venne pubblicato nel 1996. Al suo interno c’è tutto il materiale raccolto da Krakaeur nelle ricerche compiute nel corso degli anni. Interviste e racconti selezionati nell’arco di quattro anni. Nonostante le informazioni reperite dal giornalista sulla vita di McCandless, su sorella Corine delineò un limite non oltrepassabile: chiese di mantenere …