All posts tagged: Iole Cianciosi

«What a mad delusion / Living in that confusion»

Canzoni di Charles Manson 22.15, inizi agosto. Si profilava, nel pomeriggio, un splendido temporale estivo, annunciato da lampi lontani e qualche tuono. Ma non è successo niente, alla fine. Le particelle di azoto sono rimaste sospese nell’aria, nel limbo tra l’essere e il non essere, nel margine instabile della perdizione. Evidentemente, il fenomeno, mi ha dato un po’ alla testa, come il cloruro di metile faceva andare su di giri i sommergibilisti nei battelli della prima e della seconda guerra mondiale, travolgendo l’equipaggio in smanie, depressioni, stati di euforia, follia omicida, allucinazioni. Non lo scrivo per giustificare quanto fatto in seguito, anzi, me ne assumo tutte le responsabilità, alzando le barriere soprattutto agli occhi dei più bigotti, di quelli che vengono presi generalmente da facile sconcerto. Il fatto è che mi piace scavare a fondo nelle faccende, osservare i fenomeni da più punti di vista, esterni, interni, dall’alto, dal basso, di lato. Capire le ragioni delle vittime e dei carnefici, cercare di fare un po’ di luce e gettare qualche ponte per costruire vie sghembe …

Nothing but the night – John Williams

«E intorno ai suoi occhi, che erano profondi e scuri, luccicavano degli strani bagliori» John E. Williams Nulla, solo la notte. Nient’altro che il calore tiepido delle luci dietro le imposte quando la sera scende. Niente più di qualche onda sulla battigia di settembre. Un aquilone colorato che spicca il volo e precipita lento, maestosamente. Ci stupiamo della fine, come stupidi. Dovremmo stupirci di quando, tutto, sia cominciato. Nulla, solo la notte è il primo romanzo di John Edward Williams, che di certo tutti conoscono per Stoner, ma che pochi ricordano per quest’opera. È un peccato che nessuno se la sia filata più di tanto, ed è bene – anche prima di continuare con quello che ho da dire – che la inseriate nella vostra lista dei libri da leggere, se ne avete una, che vi appuntiate il titolo sopra un pezzo di carta, tra le pagine della vostra agenda, sul blocco note del vostro smartphone. C’è la storia di questo ragazzo che ce l’ha un po’ con tutti, ma prima con se stesso, in …

Marina Abramović, The Cleaner – un’ambiziosa retrospettiva

Affinché di questa mostra ci rimanga non il fallace ricordo di una tela spaccata in testa all’artista, ma qualcosa di più. Probabilmente il gesto di Vaclav Pisvejc è molto più in linea al modus operandi dell’arte contemporanea di quanto si pensi. È un gesto antiaccademico, quasi di stampo dada, che ricorda in questo senso le vecchie avanguardie intenzionate a rovesciare un sistema, a svecchiare modelli ritenuti inefficaci, a reagire all’indifferenza di un mondo orientato su questioni “altre”, per cui l’arte veniva progressivamente radicata a un problema di importanza minore. L’arte, tuttavia, è riuscita nel tempo a ribellarsi contro certi modelli, costruendo a quei modelli, che riteneva mediocri, dei contraltari validi. Il sistema artistico è stato in grado di distaccarsi da una tradizione, creandone un’altra, edificando, non distruggendo. I gesti della Abramović, con o senza il compagno Ulay, sono stati sempre antiaccademici, rivoluzionari, stupefacenti. L’imprevisto che si insinua nelle nostre vite, la casualità che prende parte all’ordine delle cose, la partecipazione attiva di chi guarda che diventa un pedone spaesato che va a finire, non si …

“Vinpeel degli orizzonti” – una favola per adulti; Quattro chiacchiere con Peppe Millanta

«Nella sua collezione c’erano conchiglie con dentro il rumore della battaglia di Trafalgar, o il mare calmo di quando Colombo arrivò in America, o ancora i flutti battuti dalla pioggia del Diluvio Universale.» Vinpeel degli orizzonti, Peppe Millanta Caro lettore, quanti anni ti pesano sulla testa e dove ti trovi adesso? Non importa, chiedevo per rompere il ghiaccio. Caro lettore, mi trovi destabilizzata e in certo modo confusa, perché le parole generano a volte scompiglio, perché le parole sono importanti. Con queste, sono importanti le storie. La vicenda di cui voglio parlarti adesso è la storia di una storia, ovvero il racconto sul modo in cui tutto comincia, su come si generano alcuni resoconti che i più chiamano letteratura. Ho parlato con una persona che con le parole ha stretto una specie di patto, per lui le parole sono dense nostalgie, ponti, porte, luci, meraviglie. Questo non perché sia laureato in legge, questo perché è un musicista e uno scrittore. Peppe Millanta l’ho conosciuto tempo fa, non di persona, ma tramite la musica sua e …